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Rassegna Stampa

Il parere cattolico sugli avvenimenti.
By C.L.




LA STORIA


II Cristianesimo giunse nelle nostre zone abbastanza presto. Pare che la via sia stata: da Roma ad Aquileia, a Concordia, a Cordenons, a Torre, a Pieve. Può essere stato portato da soldati o da mercanti venuti a conoscenza del nuovo messaggio e da esso conquistati. II centro dell'irradiazione nelle zona fu Pieve. Gli scavi recenti hanno messo in luce la struttura che porta segni affascinanti di antichità: secolo V! La storia del nostro luogo è indissolubilmente legata alla famiglia dei Conti di Porcia e Brugnera che hanno qui il castello. Nel 1430 la comunità aveva già l'indipendenza di parrocchia dalla Pieve. In quell'anno infatti (5 agosto 1430) il Vescovo di Concordia Enrico di Strassoldo dando al Vicario di Porcia il permesso di benedire la prima pietra dell'erigenda chiesa di S. Maria Maddalena, lo chiama "Vicario Parrocchiale". Egli che era un giurista di valore, non avrebbe adoperato la parola parrocchiale se la comunità non fosse stata costituita legalmente in parrocchia. Cesare de Nores visitatore apostolico giunse a Porcia il 1° ottobre 1584. Trovò la parrocchia con "anime da comunione" numero mille. C'erano, a servire pastoralmente la parrocchia, due vicari coadiuvati da ben altri 7 sacerdoti che vivevano con redditi di benefici legati a diversi altari: Altare Maggiore consacrato, sotto il titolo di S. Giorgio, altare del Santissimo Sacramento dotato per testamento dei Sac. Bartolomeo de Bemardis il 6 marzo 1400, l'altare di S. Girolamo di giuspatronato dei Conti di Porcia, di S. Francesco, di S. Lucia, di S. Stefano, di S. Giovanni Battista e due altri minori di S. Giorgio e della Beata Vergine. Porcia aveva un beneficio molto grande. Era stato per ciò diviso in due "porzioni", di S. Giorgio e S. Maria, delle quali erano investiti due "Vicari". Quello di S. Giorgio governava la parrocchia come "Vicario Parrocchiale". Alla sua morte di solito gli subentrava quello di S. Maria. I vicari di Porcia dal 1430 al 1774 furono n. 26. Dal 1804 la Chiesa divenne Arcipretale e fino all'anno 2000 vi hanno prestato servizio 10 arcipreti; l'attuale è don Daniele Fort in servizio dal 4 ottobre 1998.

Duomo

Artisticamente il Duomo è il monumento più importante. E' di forma basilicale; ha pianta a croce latina; è di stile gotico "veneziano", cioè poco sviluppato in altezza, a tre navate.

Pala di S. Lucia: può dirsi il capolavoro giovanile Duomo di Francesco da Milano. Eseguì questo dipinto circa verso il 1515.

Altare della Madonna: è opera dello scultore pordenonese Luigi de Paoli (1847-1947). La statua dell'Immacolata, in marmo bianco di Carrara esprime intenso raccoglimento della Vergine Maria tutta compresa dei disegni che l'Altissimo le aveva rivelato.

Dipinti presbiterio: sono opera datata e firmata da Isacco Fischer il Vecchio, di Augsburg, che li eseguì nel 1674 come gli sportelli dell'organo, demoliti il secolo scorso.

Coro ligneo: stupendo lavoro intarsiato e scolpito. E' opera dei tardo 500, di probabile provenienza toscana.

Altare maggiore: è stato eseguito a Udine nel 1911 su disegno dei prof. Giuseppe del Piccolo di Venezia, in forme neogotiche dal marmista Francesco Zugolo. Nella ricchezza dei marmi policromi e delle dorature in oro zecchino spiccano le figure dei SS. Pietro e Paolo, opera in mosaico del veneziano Eugenio de Marchi.

Pala di S. Giorgio: autore della pala è Jacopo Negretti (1544-1628) detto "Palma il Giovane". La nostra pala rappresenta la Madonna con il Bambino in gloria e, in basso, S. Giorgio tra i Santi Carlo Borromeo e Chiara di Assisi.

Organo liturgico: è opera di Domenico Malvestio e Figlio di Padova, inaugurato nel 1937. E' dotato di 1608 canne divise tra il Grand'Organo e l'Espressivo, 20 registri, ed è a trasmissione pneumatica. Ha consolle a due manuali.

Il campanile: è stato iniziato nel 1488, poggiando il lato est sul sito della muraglia di cinta demolito per intero decenni or sono. La costruzione fu interrotta verso il 1555. II campanile raggiunge l'altezza di m. 44. Snello e imponente, arieggia esternamente al romanico. La porta e il cornicione sono di stile rinascimentale.

Chiesa di S. Maria: l'attuale edificio è del 1554. II portale è datato: 1560. I restauri fatti dopo i terremoti del 1976 hanno messo in luce la splendida architettura manieristica.

Chiesa di S. Angelo: la Chiesa era anticamente parte di un beneficio ecclesiastico del quale era investito un membro della famiglia dei Conti di Porcia che rimaneva celibe ed entrava negli Ordini Sacri. L'edificio attuale è del XVIII secolo.

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